Risto-Pescheria da Salvatore : Dal mare alla tavola

Amiche e amici,

Quando si vive in una città come Napoli, che tanto ha da offrire in tutti i campi, sopratutto quello culinario, c’è sempre l’imbarazzo della scelta su cosa provare e su dove andare a trascorrere i nostri momenti in compagnia.

Un posto che certamente dovete provare, con la giusta compagnia, è senz’altro la “Risto-Pescheria da Salvatore“!

Situato a Pianura, la “Risto-Pescheria da Salvatore” offre un luogo accogliente, un ambiente poco trasformato in un ritrovo degli amanti del mare o di chi ha semplimente voglia di uscire dalla solita routine del ristorante, del pub o della pizzeria per provare qualcosa di nuovo.

La “Risto-Pescheria da Salvatore” offre un menù esposto su una lavagnetta a vista, oltre ad avere uno staff così efficiente che saprà spiegare ed indicare ai clienti le varie portate. Un menù che farebbe venire fame a chiunque, pensate a me che effetto avrà fatto!

Decidiamo di ordinare, partendo ovviamente dagli antipasti che sono sempre graditi.

E se il menù ispirava solo a leggerlo, gli antipasti non deludono le aspettative; si parte con Pesce bandiera e salmone marinati:

Risto-Pescheria da Salvatore

La marinatura attribusce un gusto più deciso al delicato salmone e all’ancora più delicato pesce bandiera. Ma la “Risto-Pescheria da Salvatore” stupisce con il secondo antipasto, ovvero la parmigiana di alici :

Risto-Pescheria da Salvatore

Il sapore del mare in una delle ricette classiche della cucina napoletana…davvero senza parole tanto la bontà.

Con antipasti così, le prospettive per i primi piatti erano davvero buone, ed infatti non più tardi si approcciano i due piatti scelti; partiamo dai “Fusilli pomodori secchi e vongole”:

Risto-Pescheria da Salvatore

Pasta fresca molto buona con i pomodori secchi e le vongole a cornice del piatto, gustoso e saporito.

La “Risto-Pescheria da Salvatore” cala il suo asso nella manica con gli “gnocchi con vongole in salsa di ceci e tarallo”:

Risto-Pescheria da Salvatore Il gusto della crema di ceci arricchita dal tarallo napoletano a pezzi, gnocchi di patate saporiti e cotti a puntino, le vongole di contorno…assolutamente favolosi!

Soddisfatti e non poco, non si poteva mica non lasciare lo spazio per il dolce, eh no… Ed ecco arrivarci una porzione di tiramisù ed una di semifreddo all’amaretto bagnato al limocello:

Risto-Pescheria da Salvatore

Il giusto finale per una cena da leccarsi i baffi!

Le indicazioni ve le ho fornite ora sta a voi andare a provare una bella serata a base di buon cibo alla “Risto-Pescheria da Salvatore“!

Il vostro amico

Paul Foodman

Paninoteca da Gino : Quando le dimensioni contano!

Amiche e amici,

Spesso ci capita di andare a mangiare e, stando a sentire il nostro stomaco brontolare, ordinare il mega panino presente nel menù pieno di qualsivoglia ingrediente abbia a disposizione lo chef, per poi restarne scontenti perchè si rileva un accozzaglia di cibo senza alcun senso logico.

Con questo, nessuno vuole affermare che un panino per essere buono deve essere piccolo; semplicemente che conta come si compone.

Ed un posto in cui le dimensioni contano davvero esiste: è la “Paninoteca da Gino” !

Situato a San Vitaliano, vicino Napoli, la “Paninoteca da Gino” offre panini davvero impetuosi, sostaziosi ma allo stesso tempo buoni e gustosi.

Quando si entra nella “Paninoteca da Gino” ci si imbatte in un mabiente molto tranquillo, essenziale, quasi a preservare quella che è l’essenza di una cena li, che sia con amici, colleghi o con il partner…ovvero gustare buon cibo e star bene.

La “Paninoteca da Gino” offre a quanti vogliano provarla una comoda e semplice app per smartphone, che si può usare mentre si sta in fila, per selezionare tutto ciò che si vuole, comncludere l’ordine e generare così un QR code da mostrare alla cassa e pagare, così da ridurre i tempi di fila.

La fame è sempre tanta vedendo passare tanta roba buona, così ordiniamo subito da bere, gli antipasti ed il panino.

Una volta ai tavoli ci viene dato un piccolo cerca persone che si attiva quando i panini sono pronti. Nel frattempo addentiamo i nostri antipasti… delle fantastiche frittatine:

Paninoteca da Gino

Al pistacchio con mortadella dentro ed al ragù…calde, morbide, saporite…davvero meritevoli.

Ma l’aggeggio suona e ci catapultiamo verso i panini. E restiamo pietrificati: bellissimi solo a guardali! Iniziamo da colui che la “Paninoteca da Gino” chiama “Pistacchiotto”:

Paninoteca da Gino

Hamburger di Scottona, Provola affumicata, Mortadella IGP, Patate al forno, Rucola e Pesto di pistacchio…una bontà enorme, e non lo dico solo perchè è alto!

Dal pistacchiotto passiamo alla mia scelta (eh già, ho passato il pistacchio per una volta!) ed eccovi il “Ray Kroc”:

Paninoteca da Gino

Hamburger di Scottona, provola affumicata, Prosciutto cotto, Parmigiana bianca e crocchè…non ho parole, credetemi!

E quando la cena è finita, si sparecchia e si getta tutto da soli nell’aria apposita. Si, perchè alla “Paninoteca da Gino” la raccolta differenziata la fa il cliente per primo ed a seguire tutto lo staff… e poi si risparmia su quella voce “coperto” che a molti fa storcere il naso, ma che ci restituisce il senso di differenziare non solo a casa nostra ma sempre.

Insomma, attenzione all’ambiente, panini fantastici, frittatine da far girare la testa…a chi aspettate, andate e passate a San Vitaliano da “Paninoteca da Gino“!

Il Vostro amico

Paul Foodman

Pizzeria Prima Classe : Alla bontà piace viaggiare in prima

Amiche e amici,

La passione per il cibo ci porta anche fuori porta, anche se poco. Da Napoli ci spostiamo a Caserta, città che ha voglia di dimostrare che nel panorama gastronomico può dare tanto. Ed a Caserta si afferma un locale dove basta aprire la porta, fermarsi e l’olfatto si mette in funzione con il trupudio di odori che esce da quel forno… vi sto parlando della “Pizzeria Prima Classe”!

La “Pizzeria Prima Classe” ha saputo emergere nel panorama culinario con un dote importante per una pizzeria, ovvero la semplicità di un impasto soffice e delicato, da rendere le pizze digeribili, oltre che gustose.

La fama di cui la “Pizzeria Prima Classe” vanta è tale da farci presentare presto, prima che si formi la canonica folla di affamati del Sabato sera, così da poter guardare con attenzione il menù e selezionare la pizza.

La selezione è davvero ardua, tutte nascondono qualcosa che vorremo provare.

Ma iniziamo con gli antipasti proposti da “Pizzeria Prima Classe” … e la scelta è caduta sulla “Montanara Lime”:

Pizzeria Prima Classe

Montanara fritta con zest di limone, pancetta di maialino nero casertano, pomodorini semisecchi rossi e ricotta di Agerola. Un giusto antipasto, non pesante benchè fosse fritto, con giusto bilanciamento tra il limone e la ricotta con pomodorini.

L’ antipasto che ci ha stupito è stata la “Frittatina alla parmigiana”:

Pizzeria Prima Classe

Una frittatina di bucatini di Gragnano IGP, besciamella, crema di melenzane, pomodoro San Marzano DOP, provola di Agerola, parmigiano reggiano DOP, pepe nero, basilico… incantevole è la sola parola che mi viene in mente da quando l’ho assaggiata.

L’antipasto di “Pizzeria Prima Classe” è stato davvero buono, senza davvero nulla da dire. Un giusto preludio alle pizze scelte. Ed è quando arrivano le pizze che i nostri occhi si stropicciano. Iniziamo nel mostravi le meraviglie della “Pizzeria Prima Classe” che abbiamo scelto; la prima è per l’appunto “Prima Classe” :

Pizzeria Prima Classe

Fiordilatte di Agerola, pomodorino pendolino, macinato di Scottona, cipolla ramara di Montoro caramellata al Cabernet, stracciatella di Agerola, basilico, olio extravergine di oliva… Una pizza davvero da Prima classe, non c’è che dire!

La seconda pizza scelta ha il nome di un noto piatto napoletano, ovvero “La scarpariello”:

Pizzeria Prima Classe

Pomodorino lampadina, datterini semisecchi rossi, pomodorini gialli, nduja di Spilinga, scaglie di pecorinodi Laticauda, basilico, oilo extravergine di oilva… Il dolce ed il piccante che si fondono nel palato per dare a questa pizza un gusto unico.

L’ultima, ma non ultima, delle pizze di “Pizzeria Prima Classe” è stata scelta con un pizzico di nostalgia degli anni ’90, perchè intitolata al grande ” Maestro Miyagi” :

Pizzeria Prima Classe

Crema di fiori di zucca, prosciuttocotto Mantegna, fior di lattedi Agerola, granella di nocciole, burrata pugliese al centro, basilico, olio extravergine d’oliva… la burrata intera al centro la rende irrestistibile; uno spicchio tira l’altro! Parafrando il Maestro Miyagi “Prendi la pizza… mangia la pizza”!

All’inzio dell’articolo vi ho descritto come ingrediente principale della “Pizzeria Prima Classe” la digeribilità dell’impasto, ed a fine serata lo confermiamo a pieno titolo! A tal punto che ci vine voglia di provare anche una delle pizze dolci presenti nel menù:

Pizzeria Prima ClasseRicotta al miele di Caiazzo, mandorle, cioccolato fondente, zephyr caramel, pistacchio e granelli di sale… delicata ma molto gustosa! E poi, c’è sempre spazio per il dolce!

Iniziando con le pizze salate per finire con un pizzico di dolce, non si esce mai delusi dalla “Pizzeria Prima Classe” !

Il Vostro amico

Paul Foodman

La Braceria: quando la carne ha tutto un altro sapore

Amiche e amici,

Napoli e dintorni si arricchiscono sempre di nuovi luoghi dover potersi fermare per godere di un riposo e di un buon pasto, che sia pranzo o cena non importa.

E dopo aver passeggiato nella bella cornice del lungomare di Pozzuoli, quale posto migliore dove fermarsi per mangiare bene se non da “La Braceria”!

Con un scorcio sul mare di Pozzuoli, “La Braceria” propone ai suoi clienti un menù molto ricco, con dentro tutto ciò che può essere messo alla brace, dalla carne al pesce. Lo staff è molto cordiale, come anche i proprietari, che vi faranno sentire ben accolti e sempre disponibili con i clienti.

“La Braceria” c’è davvero l’imbarazzo della scelta, ma noi si pare sempre dall’antipasto, che non manca mai, cercando di provare cose particolari. Ed anche in questo caso l’abbiamo trovata; vale a dire i lecca lecca di pollo fritto:

La Braceria

Tagli di alette di pollo fatti ad hoc per “La Braceria” tutti da mordere e spolpare. Gustosi, oltre che particolari.

La fame aumenta, come sempre, ed ecco che la scelta cade su altri due antipasti da dividersi in buona compagnia; polpette con fonduta e code di diavolo piccanti:

La Braceria

La fonduta che accompagna le polpettine è davvero gradevole, si accosta molto bene al gusto delle stesse. Le code di diavolo hanno una panatura molto leggera, si accompagnano con salse per chi volesse, ma si possono mandar giù una dietro l’altra senza problemi in quanto non sono esageratamente piccanti.

E dopo questi così buoni antipasti, “La Braceria” ci sorprende con i piatti principali, vale a dire i panini. Il primo una novità del mese ed è denominato “Il Siciliano” : La Braceria

Panino con pesce spada affumicato, mozzarella di bufala campana, crema di pistacchio di bronte e zest di limone di Sorrento. Davvero delicati come sapori, tutti ben pensati per coesistere all’interno di un panino davvero buono.

E sempre come novità del mese “La Braceria” propone un pezzo forte, il suo panino “Genovese”:

La Braceria

Musclo di bovino irlandese, cipolla rossa di Tropea, Provola, miele bio di castagno, grattugiata di cioccolato fondente al 99% e zest di limone di Sorrento. Al primo morso è come sentire la cucina napoletana trionfare in bocca, con il retrogusto delicato del cioccolato fondente gratugiato con il limone… piacevole al gusto!

Staff ottimo così come l’accoglienza, cibo squisito, a poca distanza dal centro di Pozzuoli…ci sono tutti gli ingredienti, oltre a quelli da mettere sulla brace, per provare “La Braceria”!

Il Vostro amico

Paul Foodman

Pizzeria Brandi : La storia della pizza napoletana inizia qui

Amiche e amici,

tutti voi (spero) conoscete ed apprezzate la pizza napoletana, partimonio della mia amata città e riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità nell’anno 2017. Come tutte le cose di questo mondo, anche la regina indiscussa della cucina napoletana ha una storia, un suo racconto lasciato al mondo; e questa storia ha il suo luogo di nascita…mi riferisco alla storia “Pizzeria Brandi” !

Al centro di Napoli, a pochi passi da piazza del plebiscito, la “Pizzeria Brandi” è la storia della pizza, perchè è dalle sapienti mani di Raffaele Esposito, marto di Maria Giovanna Brandi, che inventò la pizza che tanto piaque alla regina Margherita, moglie di re Umberto I una volta assaggiata.

Pizzeria Brandi

Questa targa è affissa fuori lo storico locale è specifica la data di nascita della pizza margherita.

E da amante del buon cibo, ma sopratutto della mia città, non potevo non testare anche io il locale dove il mio piatto preferito ha avuto i suoi natali.

Come usanza, prima della portata principale un antipasto come apri pista ci sta sempre più che bene, e restando sui punti cardine della cucina partenopea, la “Pizzeria Brandi” propone nel suo menù la “Mozzarella in carrozza”:

Pizzeria Brandi

Una singola ma abbondante porzione, con una panatura molto delicata, così da poter assaporare per bene il gusto della mozzarella, senza il filtro spesso stucchevole dell’inpanatura stessa.

Una volta finito il nostro antipasto, facendoci così aumentare la fame, non potevamo non scegliere un classico della “Pizzeria Brandi”. E dopo una breve attesa arriva lei… il classico dei classici… la “pizza margherita”:

Pizzeria Brandi

Niente impasto con farine particolari, nessun ingrediente gourmet. Semplicemente la pizza che tutto il mondo ci ama e che i reali sabaudi apprezzarono in anteprima oltre cento anni fa. Impasto morbido, sottile, ingrediente come vuole la tradizione.

La semplicità di un piatto unico nel suo genere, che soddisfa la fame degli appassionati.

Al centro di Napoli, tra le vetrine di via Chiaia, prendetevi un pò di tempo per assaggiare un pezzo di storia e correte da “Pizzeria Brandi”!

Il Vostro amico

Paul Foodman

Osteria I Santi : Tradizione e felicità a tavola

Amiche e amici,

Che siano giornate di pioggia o che il sole splenda alto, è sempre piacevole andare in giro con gli amici per visitare i borghi del nostro bel paese…e perchè no, indivduare nuovi posti dove riposarsi ma sopratutto mangiare bene!

E se si vuole mangiare bene, non si può non andare da “Osteria I Santi“!

A pochi passi dalla piazza municipio di Mercogliano, “Osteria I Santi” è un punto di riferimento per chi ha voglia di tuffarsi in un piccolo mondo fatto di tradizioni irpina e allegria!

Esatto, perché appena seduti si viene accolti da un Oste come non se ne vedono da tempo, che sa illustrare le pietanze e sa consigliare molto bene i commensali.

Il benvenuto ci viene dato da un cucchiaio ciascuno di ricotta fresca e calice di prosecco:

Osteria I Santi

GLi antipasti de “Osteria I Santi” sono divisi in portate calde ed il sempre verde tagliere di salumi e formaggi locali…ovviamente non potevamo non provare entrambi, altrimenti potremo pentircene!

Ed ecco che, dopo averci portato a tavola il giusto vino rosso, arrivano a tavole gli antipasti:

Osteria I SantiTagliere di salumi e formaggi con miele e confettura in accompagnamento, Polpettine con cipolla di Montoro e liquore di liquirizia, Mela annurca al brandy, Peperoni con i frutti di bosco, Cannolo di melanzana formaggio e miele, grano con brasato, Lattuga scamorza rucola e soppressata e uno sformatino di cuore di carciofi… un antipasto ricco, saporito, che esalta la tradizione locale.

Dopo un buon antipasto, l’attesa per i primi piatti è tanta; ed i piatti che propone “Osteria I Santi” non tardano ad arrivare a tavola:

Osteria I Santi

Cicatielli con tartufo e funghi porcini e fusilli avellinesi cotti nel fiano con guanciale e cipolla ed una grattugiata di caciocavallo: abbondanza di sapori che davvero lasciano senza parole chi li assaggia!

Per finire in bellezza, un poker di dolci a centro tavola, così da poterli assaggiare tutti senza che qualcuno resti a bocca asciutta:

Osteria I Santi

Millefoglie scomposta alle nocciole, tortino al cioccolato, panna cotta tradizionale, mousse di ricotta di bufala al liquore strega e cioccolato fondente…a voi i commenti!

Se volete trascorrere una piacevole giornata ai piedi dei monti irpini, venite a Mercogliano e provate l’atmosfera ed i manicaretti di “Osteria I Santi“!

Il Vostro amico

Paul Foodman

Pizzeria da Nino Pannella : la pizza leggera di Acerra

Amiche e amici,

Ho sempre osannato la pizza, tutte le volte che scrivo di una pizzeria chiudo gli occhi ed eccomi catapultato dentro a quell’esperienza culinaria che provo ogni volta a raccontarvi. Ed questa volta il mio giro mi ha portato ad Acerra, precisamente alla “Pizzeria da Nino Pannella”!

A pochi chilometri da Napoli, la “Pizzeria da Nino Pannella” si è pian piano fatta conoscere anche oltre i limiti cittadini acerrani, attirando clienti da tutta la provincia e lasciando chiunque senza parole, tant’è che negli anni passati ha vinto il campionato mondiale della pizza napoletana, svolto a Las Vegas.

L’ambiente estremamente curato in un locale molto ampio capace di accogliere tante persone senza stress e senza eccessive code nei giorn di punta e lo staff talmente cordiale e preparato da far invidia ai più rinomati ristoranti stellati sono il primo impatto per chi arriva.

La “Pizzeria da Nino Pannella” presenta un menù ricco di tradizione e tanta innovazione, capace quindi di accontare tutti. Ma prima della pizza è ormai consuetudine iniziare la serata con un antipasto; e quale migliore scelta se non una frittatina:

Pizzeria da Nino Pannella

Compatta, croccante fuori e morbida dentro… non davvero un ottimo modo per iniziare la nostra cena.

La “Pizzeria da Nino Pannella” ha rischiato davvero di metterci in crisi! Fame e curiosità andavano di pari passo e la scelta più logica sarebbe stata consegnare il menù alla cameriera indicandole un pokeristico “All In”; sfortunatamente non è stato possibile, allora abbiamo optato per due pizze opposte per ingredienti. La prima che vi proponiamo è la “Pizza One”:

Pizzeria da Nino Pannella

Mozzarella di Bufala, Pomodoro San Marzano, Pomodorini del Piennolo gialli, Basilico e Olio Exra Vergine d’ Oliva Bio…dolcezza e corposità insieme, una pizza nell’insieme dolce e saporita, gustosa e decisa.

Ma nell “Pizzeria da Nino Pannella” le chicche non sono finite, perchè il pezzo forte è riservato alla “Cacio, pepe e mortadella deluxe”:

Pizzeria da Nino Pannella

Provola affumicata di Agerola, Caciocavallo, Pecorino, fiorellini di Mortadella, Pepe, Basilico, Olio Exra Vergine d’ Oliva Bio, cornicione ripieno e ciuffetti di ricotta al pistacchio: una goduria per gli occhi prima e per il palato non appena la prima fetta entra in bocca! Leggera, morbida, sapore forte al contrasto della dolcezza della mortadella e dei fiocchi di ricotta insaporita dal pistacchio. Se non chiudi gli occhi mentre la mangi, non l’assapori a pieno!

Ambiente tranquillo, staff preparato e cordiale, pizza da urlo…cos’altro aggiungere se non : correte a provare anche voi la “Pizzeria da Nino Pannella” !

Il Vostro amico

Paul Foodman

Iberico Taberna Española : La Spagna in chiave napoletana

Amiche e amici,

Una città grande e ricca di cultura come Napoli non poteva non avere la sua interessante dose di ristoranti etnici. Non sono tantissimi, perché siamo molto legati alle nostre tradizioni; ma a me e ad i miei amici pace sempre sperimentare posti nuovi e sopratutto provare sapori diversi dal solito.

Mossi da questa voglia, non potevamo non provare “Iberico Taberna Española“!

Tra il quartiere Vomero e Arenella, il ristorante “Iberico Taberna Española” propone un menù in doppia lingua e basato sulla tradizione culinaria spagnola, con tante chicche davvero interessanti.

L’ambiente del “Iberico Taberna Española” è davvero invitate, sembra di entrare in una taberna spagnola, dove trascorrere qualche ora di svago con gli amici.

Scegliere non è facile, tutto è davvero molto invitante. Come sempre, non manca mai qualche di antipasto, come questa interessante porzione di “Chorizo”:

Iberico Taberna Española Salsiccia speziata cotta e servita in un tegamino che funge da piatto da portata, come fosse una tapas spagnola, dal sapore gradevole.

Le tapas si sa, hanno la peculiarità di essere non troppo abbondanti per poter gustare tante altre portate senza rovinare l’appetito al commensale; e dando uno sguardo al menù de “Iberico Taberna Española” ecco che ci vien voglia di ordinare un “pulpo a la gallega”:

Iberico Taberna Española

Tegamino con tegamino composto da Polipo al forno con patate speziate; un gusto forte e carico molto gustoso.

Quando si pensa alla cucina spagnola, balza subito alla mente il piatto più conosciuto all’estero di questa fantastico paese, ovvero la Paella!

Ed ovviamente “Iberico Taberna Española” ha nel suo menù quest piatto tanto famoso quanto buono! Noi abbiamo deciso di provare la “Paella Valenciana mixta”:

Iberico Taberna Española

La Paella Valenciana mixta è fatta con carne e pesce e da come potete chiaramente notare, le porzioni sono abbondanti! Precisiamo che la porzione in foto è da 6 persone, la porzione minima che “Iberico Taberna Española” serve è da 2 persone, quindi non fatevi spaventare!

Quando si saluta lo staff, lo si fa con la consapevolezza che tutto è stato davvero soddisfacente e con la voglia di tornare per provare altre prelibatezze del menù!

Cosa aspettate? Correte, anzi…corre al “Iberico Taberna Española“!

Il Vostro amico

Paul Foodman

Locanda San Cipriano : Genuinità a tavola

Amiche e amici,

A chi non piace andare in posti nuovi per andare a mangiare? Beh, la mia passione e la mia gola, mi spingono a provare sempre locali e ristoranti che abbiano qualcosa di particolare, che sia l’ambiente, un piatto tipico, o semplicemente l’attenzione ai particolari e la cura per il servizio.

E ho trovato tutto questo alla “Locanda San Cipriano” !

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Il Richiastro – Antichi sapori al centro di Viterbo

Amiche e amici,

Viaggiare è sempre piacevole, specialmente in Italia. Ci permette ci vedere posti a noi sconosciuti, ricchi di storia, di cultura; e per cultura intendo anche quella culinaria, ovviamente.

Il mio viaggio mi ha portato ultimamente nel Lazio, precisamente a Viterbo. Città medievale dal grande fascino e ricca di posti dove poter mangiare davvero bene, dal camioncino  che vende la porchetta calda al taglio (una vera delizia) al ristorante tipico. E il nostro cuore, e la nostra fame, ci hanno condotti a scoprire “ Il Richiastro ” !

Situato nel centro storico di Viterbo all’interno delle vecchie scuderie di Palazzo Mazzatosta , “ Il Richiastro ”  è un’osteria a conduzione familiare  con menù che prone piatti di reinterpretazione medievale ma con chiaro riferimento alla stagionalità dei prodotti.

L’ambiente interno de “ Il Richiastro ” è un tuffo nel passato; sembra che il tempo si sia fermato al ‘300.

Il menù è singolare, con pochi piatti ma gustosi e tipici della zona.

L’antipasto de “ Il Richiastro ” è essenziale, ovvero “salsine” servite con fette di pane caldo su cui spalmarle:

 

Uovo e pecorino, melenzane, fegatelli e rapa rossa le quattro salse a noi proposte, tutte lavorate usando prodotti viterbesi, davvero molto gustose.

I primi piatti de “ Il Richiastro ” presentano piatti di pasta fatta in casa, preparati come da tradizione locale; A noi hanno ispirato molto i “lombrichi con i funghi porcini”:

Il sapere della pasta fresca è incredibilmente buono ed i funghi sono altresì freschi e molto saporiti. Da sottolineare che la quantità di funghi presente era giusta, ne troppi, ne troppo pochi, come spesso accade.

Ma “ Il Richiastro ” è  anche famoso per le zuppe di stagione, e noi abbiamo pensato di assaggiarle tutte e quattro quelle presenti nel menù:

Il Richiastro

Ceci e castagne, lenticchie e funghi, farro e cicoria e fagioli e broccoletti… una più invitante e deliziosa dell’altra, ideali se si vuole provare qualcosa di diverso dal piatto di pasta o se si vuole riscaldare il corpo e la mente.

Dai primi piatti e le zuppe, passiamo dritti ai dolci della casa, che tanto ci fanno gola.

I dolci de “ Il Richiastro ” sono tutti preparati in casa, e ce ne per tutti i gusti: dal “Tortino di pasta frolla mele e cannella” al richiamo medievale dei “Tozzetti accompagnati dal vino speziato caldo”:

Il Richiastro

Se volete immergervi nell’ atmosfera del Medioevo e gustare piatti della tradizione viterbese, correte a provare “ Il Richiastro ”!

Il Vostro amico

Paul Foodman