La Pinta Pub : i sapori nostrani a due passi da Napoli

Amiche e Amici,

Napoli è ricca di storia, soprattutto culinaria, ma uscendo dai confini della città troviamo un posto dove la tradizione napoletana incontra lo stile dei pub inglesi…parliamo della Pinta Pub!

Situato a Bacoli, la Pinta Pub offre ai propri clienti un menù semplice, che riesce in ogni caso a soddisfare i palati di chi gli fa visita.

La scelta degli antipasti è ampia, tanto da farci scegliere la soluzione del combo mix: un piatto con alcune delle portate presenti nel menù; anelli di cipolla, Jalapenos piccanti, mozzarella sticks, ali di polli, bastoncini di polo aromatizzati e patatine fritte, e tutto con accanto salsa Harissa e salsa barbecue. La frittura davvero buona e non particolarmente pesante, ed è sempre un bene, perché permette di poter appieno le portate successive.

la pinta pub

La giusta citazione le meritano le polpette Pinta, gustose polpette di patate con impanatura croccante, molto buone e fanno parte delle specialità della casa, come il loro Lasagnotto, una pizza fritta condita con ragù, parmigiano e basilico e con all’interno il ripieno tipico della lasagna, ovvero ricotta, prosciutto e provola, Anche in questo caso parliamo di un fritto, ma sempre abbastanza leggero.

la pinta pub

Le portate principali della Pinta Pub non sono mai banali, iniziando con il loro must: La strafocaccia!

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La strafocaccia è un impasto simile per forma a quello di una piadina romagnola classica, ma fatta con l’impasto di pizza e riempita così come vuole il cliente, come ad esempio con salsicce e melanzane a funghetto.

Altra nota di merito è certamente il loro mitico “Cozzettiello”! Per cozzetiello si intende la parte finale del pane, il cozzetto per l’appunto, svuotato della mollica e successivamente riempito di polpette ed un condimento a scelta, tra i più usati friarielli, peperoni e melanzane. A completare il piatto c’è sempre una polpetta al sugo ed una fetta di parmigiana di melanzane, oltre alla mollica estratta dal pane, coperta di ragù e parmigiano.

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Un piatto vietato ai deboli di cuore, ma consigliato ai fautori della buona cucina.

Provare la Pinta Pub è come entrare in casa della nonna e trovare il classico pranzo della Domenica scritto su un menù ed esposto dal personale cortese, sempre disponibile ed abile a saperti consigliare al meglio, seguendo passo dopo passo l’ordinazione.

E allora perché mancare a questa tradizione?

Il Vostro amico

Paul Foodman

Don Antonio burger e lobster : classico che incontra la novità

Amiche e amici,

quando pensate di trascorrere la vostra serata in un pub a Napoli, il posto che (quasi) a tutti viene in mente è il quartiere Vomero, molto gettonato per la sua varietà di locali.

Ma oggi, tra i tanti posti presenti, c’è una nuova scelta, che si chiama ”Don Antonio Burger & Lobster”.

L’idea che ci si può fare anche solo leggendo il nome è abbastanza chiara, cioè un pub dove viene servita carne, ma anche pesce, ed astici per la precisione.

Il pensiero del proprietario, sempre solare e gentile con i suoi clienti, è quella di portare alla conoscenza dei suoi clienti un nuovo modo di interpretare il pub, di uscire fuori dalla solita filosofia e quindi, di creare un connubio tra le portate classiche e non di carne con qualche specialità di pesce, così da mettere tutti d’accordo e creare l’atmosfera giusta per passare una bella serata con gusto ed allegria.

Il locale non è molto grande, infatti è sempre meglio prenotare, ma l’atmosfera è cordiale ed il proprietario è sempre attento alle esigenze di chiunque.

Appena avrete il menù tra le mani noterete subito la differenza da altri posti che avrete visitato fin’ora.

La voglia di scoprire gusti nuovi è tale che ci si tuffa subito a provare le portate più interessanti e mai provate prima, tra queste possiamo sicuramente annoverare il platano fritto con wurstel:

Don Antonio burger e lobster

Le novità non mancano tra le portate principali, tra cui possiamo citare un salmone grigliato con pistacchi e mandorle tritati con contorno di finocchio e rucola:

Don Antonio burger e lobster

Se siete amanti dei piatti di mare, spesso introvabili in un pub, questo piatto potrà fare al caso vostro. I sapori sono ben orchestrati dallo chef, che porta sulla tavola un sapore fresco e saporito.

Ma se non volete rinunciare ai piaceri della carne, una delle tante proposte originali di Don Antonio è il suo Maialino nero casertano con patate fresche fritte.

Il piatto di carne è sempre gradito, ma trovarne uno così ricercato è difficile, e Don Antonio ha colpito nel segno, grazie alla qualità della carne offerta e la scelta delle patate fresche fritte.

La varietà ben assortita di piatti, tra carne e pesce, farà senz’altro piacere ai clienti, anche se questo potrebbe portare all’indecisione più totale.

Non poteva mancare la portata principale, che da il nome al locale…l’ astice con salsa speziata, usata per bagnare la polpa ed insaporirla, patate fritte spinaci e pinoli:

Don Antonio burger e lobster

Una leccornia, una specialità ma sopratutto un piatto difficile da trovare altrove, se non nei ristoranti vicino al mare.

Dopo aver gustato alcuni delle sue portate, Don Antonio trova il modo di sorprenderti ancora,  portando a tavola, per chiunque gradisse, ottimi liquori artigianali, passando dai classici limoncello, liquirizia ed alle erbe, ai più ricercati gusti cherry e Rossana, quest’ultimo mai provato fin’ora e davvero gustoso.

Insomma, se avete voglia di provare un posto dove trovare piatti classici ed innovativi, con un’attenzione particolare alla novità, Don Antonio è il pub che fa per voi.

Per maggiori informazioni potete visitare www.donantonioburger.it 

Il Vostro

Paul Foodman

Birrificio Flegreo, birra artigianale nel cuore di Bagnoli

 

Birrificio Flegreo..non un pub, non un bar, un nuovo concept nel cuore di Bagnoli, un birrificio nel senso puro del termine dove la bevanda fatta col malto è regina indiscussa della tavola, soprattutto dal momento che è di produzione propria, o fatta con maestria da altri birrifici, l’importante è che sia tutto rigorosamente artigianale.

Questo locale, aperto da poco da alcuni ragazzi, non è molto grande, ma forse proprio questa caratteristica lo rende un posto ideale per chi vuole godersi una buona e rinfrescante birra.

La cosa che mi è saltata all’ occhio, oltre che al palato, è la produzione propria di alcune birre, sia alla spina che in bottiglia, una vasta gamma tra cui scegliere, tra cui per colore e spirito di tifoseria, spicca “La Dieci”, una birra dedicata alla maglia più ambita ed amata.

Una chiara, delicata ma decisa, che si accompagna molto bene al cesto di mini-pretzel con cipolla che il locale mette a disposizione del clienti:

birrificio flegreo

 

 

tagliere birrificio flegreoOttima, e da provare sicuramente fra tutte, è il loro fiore all’occhiello, la Kumata: una rossa scotch Ale decisa, dal gusto corposo, non troppo forte e sublime al palato, tanto da lasciarsi bere tranquillamente, accompagnata magari da un bel tagliere di salumi e formaggi composto da salame Napoli, salame Milano, salame piccante, mortadella, formaggi pecorino, brigante, emmenthal e reggiano a scaglie, ricotta con olio e pepe, il tutto prodotto da aziende locali nate da terreni confiscati alla camorra.

Salumi, formaggi, birra artigianale, amici e la diretta Sky del posticipo di serie A…ma cosa chiediamo di più da un posto così?

Eh, diciamo che l’appetito vien mangiando, la voglia di birra sale…e allora perché non ci prediamo un bel panino? Qui fanno la classica “merenna del fravcatore”, come amano chiamarla stesso loro. Niente fronzoli, niente roba difficile da pronunciare come ingredienti scovati chi sa dove, ma una rosetta piastrata come quelle fatte dalla nonna, farcita semplicemente con salame o mortadella e ricotta o scamorza.

Non finisce qui: sono molte altre le birre che troverete al Birrificio Flegreo, tutte da gustare, ma per i poveri astemi niente paura: il locale serve anche bevande analcoliche!

Ottimo la domenica dopo un pranzo generoso quando la sera si vuole stare leggeri, eccellente punto di ritrovo per sorseggiare una birra all’aria aperta, il sabato come in settimana il Birrificio Flegreo vi aspetta!

Il Vostro

Paul Foodman

 

 

 

Ristopescheria Di Napoli: piatti da ristorante stellato a prezzi contenuti

Napoli è terra di mare, il pesce qui nella mia città fa un po’ la parte del padrone di casa, secondo forse solo alla pizza. Di posti in cui mangiare piatti di mare ce ne sono a bizzeffe, la novità (in realtà non poi cosi nuova, ma comunque molto trendy) sono le pescherie che di sera mettono mano ai fornelli e cucinano.

Insomma pescherie di giorno, ristoranti di sera.

E chi dice che solo in centro o a Mergellina quest’idea può essere vincente? In un quartiere periferico come Pianura, c’è una piccola e bella realtà, la Ristopescheria Di Napoli. Questo posto sta riscuotendo talmente tanto successo da essere arrivato a conquistare anche il portiere del Napoli: il grande Pepe Reina è infatti arrivato fin qui per provare le prelibatezze offerte da questa pescheria a conduzione familiare.

Pochi tavoli, giusto lo spazio antistante la zona della pescheria, sotto un bel gazebo per godersi la serata, soprattutto con le temperature primaverili. Il menù proposto è fisso, in due versioni: quella con i crudi di mare e quella senza, chiaramente il prezzo varia ma di pochissimo.

Nemmeno il tempo di sedersi che si inizia dagli antipasti, con una sfilata di piatti che ti sembra di non capirci nulla talmente dalla varietà di pietanze che si presenta sulla tavola!

Alici e salmone marinati, insalata di patate e polipo, involtini di melanzane al gambero e verdure tagliate a Julienne con gamberi, una tartina con provola, cicinielli, glassa di aceto balsamico e bacca di Goji, pietanza particolare che sposa bene i sapore di tipici di terra, come la provola, e di mare con i cicinielli. Non è ancora finita: la suddetta sfilata continua con un assaggio di baccalà fritto, involtini di bacon e tonno fritti in pastella alla birra, calamari ripieni di friarielli e prezzemolo, polipetti alla Luciana e polpette di tonno.  Non disdegniamo una portata di pesce crudo, e quindi sotto con ostriche, astice, gamberi e cozze crude…Il sapore del mare e del buon pesce fresco si percepisce da queste portate, dove mancando alcun condimento è facilmente intuibile la naturalezza del prodotto. E per finire arriva una zuppa di cozze cucinata secondo la tradizione napoletana, con olio forte ed un mare di crostini inzuppati nel sughetto che quando li assaggi non vorresti smettere più di mangiarli.

 

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Terminati gli antipasti, come primo scegliamo delle Mezze maniche con genovese di mare e dei paccheri all’astice.

Qui praticamente cala il silenzio tra i commensali, tutti troppo impegnati a sentire l vero mare al palato, in questo trionfo di primi piatti che sembrano degni di un ristorante a cinque stelle. Per secondo il menù propone un classico, la frittura di pesce: Tocchetti di capitone, alici, gamberetti e calamari.

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Spazio per il dolce finale, e a tavola arrivano degli assaggi uno più buon dell’altro: Babà con panna, rotolo  di pan di spagna al cioccolato e panna, rotolo al cioccolato bianco e fragoline.

E poi le bottiglie di liquore al tavolo, non le vuoi mettere? E certo che le metti, perchè nel menù di Peppe non si bada alle bevande: vino a fiumi e liquori offerti.

Insomma se avete voglia di scoprire che anche in quartiere periferico si può sentir parlare di un posto da vero gourmet, non fatevi scappare l’occasione di provare la Ristopescheria Di Napoli.

Il Vostro Paul Foodman

Cerrone Burger, il panino con la P maiuscola a Posillipo

 

La magia di una delizia per il palato a volte puoi trovarla dove meno te l’aspetti, anche in un buco lungo la strada che da fuori non gli daresti due lire, ma poi entri e già dal profumo della carne ti rendi conto di essere nel posto giusto.

A Posillipo, zona rinomata soprattutto per i ristoranti di mare, c’è un angolo di paradiso, la realtà di “Cerrore Burger”!

Il locale è piccolo, appena 5/6 tavoli, e una parola chiave che porta alto il nome di questo locale: Hamburger di classe! Di giorno macelleria, di sera paninoteca, qui le carni sono cosa seria e gli hamburger sono preparati con amore e passione.

Il menù è pieno di portate che, al solo nome, fanno venire l’acquolina in bocca,  partendo dagli antipasti, talmente tanti che non si sa che scegliere.

Io e i miei amici abbiamo provato diverse cosucce, iniziando da delle delicate polpettine di tenera carne di manzo dal retrogusto deciso del limone, per poi passare alle meats rolls bacon crispy: carne macinata avvolta da melenzane e bacon croccante…davvero buone dal delicato contrasto tra dolce della melanzana ed il bacon.

polpettine al limonemeat rolls

Passiamo poi a sapori decisamente meno delicate e più goderecci, come degli ottimi straccetti di pollo impanati con cereali, farina e peperoncino piccante. Non proprio una novità penserete, ma la bontà di questo piatto consiste nella sua freschezza, altro che i classici speedy pollo congelati, questi sono impanati al momento!

Continuando sulla strada della perdizione culinaria, dal menù non potevano sfuggirci le costine di maiale cotte con salsa BBQ (Barbecue) ed intinse di  una miscela di sale, spezie e occasionalmente zucchero, che in cottura sprigiona quel gusto dolce che rende le ribs uno dei piatti più amati negli USA .

Ancora non sazi, decidiamo di provare anche le spiral bacon crispy: spirale di tracchie di maiale ricoperto di bacon croccante…come si mangia? Semplice, srotolando 😉

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Felici degli antipasti, passiamo al pezzo forte, i panini:

Il primo è un CBS Nebraska: Hamburger, pancetta tesa, cheddar e uovo a occhio di bue, un insieme di ingredienti che rendono l’idea del tipico panino americano, ma dal sapore commovente.

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Torniamo in Italia per assaporare i panini dedicati alla regioni, ecco il Calabro:

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Hamburger di maiale nero da 200 grammi, pancetta di maiale nero, n’duja e formaggio silano…Gusti delicati e forti che vanno ad unirsi per un esplosione di gusto ad ogni morso…e non è solo per la n’duja 😉

Sempre in italia, ma stavolta si sale, ecco il Toscano fatto con hamburger di Fassona da 200 grammi, lardo, pomodorini secchi e caciotta toscana… il carattere forte dei pomodorini secchi va a sposarsi bene con il tono dolce della caciotta e dell’hamburger di Fassona e viene fuori un buonissimo panino.

panino toscano

Infine, un fuori menù che avevamo adocchiato sulla lavagnetta del locale, consigliatoci dai camerieri l’abbiamo ordinato e non ci siamo affatto pentiti. Si tratta di un panino fatto con hamburger, formaggio Irpino, prosciutto crudo messo dopo la cottura e pomodorini gialli. Un panino eccellente composto con ingredienti provenienti da presidi slow food, il dolce del prosciutto e dei pomodorini gialli contrasta bene con la nota forte del formaggio e insieme divengono il contorno perfetto per un hamburger tenero e sugoso.

Il conto alla fine non è salato e rispecchia la qualità degli ingredienti e la cortesia del personale.

Ma il menù è talmente vasto che non sarà difficile o lontana una futura visita per provare le altre specialità di Cerrone Burger!

Il vostro

Paul Paulfoodman

Beirut, un angolo di Libano nel cuore di Pozzuoli

Non sempre è necessario mangiare locale, a volte è bello provare anche nuovi sapori, come nel caso di Beirut.  Napoli è si città di tradizioni, ma ultimamente si sta aprendo a varie culture straniere, soprattutto per quanto riguarda il cibo. Oggi vi parlerò del ristorante libanese Beirut, che si trova a Pozzuoli.

Il locale non è molto grande, 6/7 tavoli al massimo, ma molto ben arredato e gestito seguendo il culto del cibo libanese. Il menù si presenta ricco di specialità, con la possibilità di ordinare piatti singoli o piatti unici.

Appena seduti, i proprietari gentilissimi  offrono un piatto di carote tagliate a Julienne aromatizzate con limone e curcuma, una tradizione tipica libanese.

carote beirut

 

Per avere un assaggio di tutte le loro specialità, consiglio di provare i piatti combinati, come ad esempio il Menù Beruit, composto pietanze prevalentemente a base di carne, quali Shish kebab, kafta, shish tawok, sambusek, sfiha, hummus, il tutto accompagnato da delle deliziose salse.

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Oppure il Menù Arez, di componente vegetariana, formata da Tabboule, hummus, baba ghanouj, labne, Falafel, fatayer, patata harra:

menù beirut
Non contento dei piatti che citati, ecco un bel Mansaf veg, ovvero riso al curry con verdure e mandorle tostate:

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Ed un Mansaf cioè un riso speziato con verdure e mandorle tostate, quindi come quello di prima, ma con il pollo al posto delle verdure:


Tutto davvero ottimo, alla fine c’è spazio anche per una teiera di Chay, thè rosso amaro, da bere bollente dopo i pasti.

La cosa particolare di questo the, come spiegatoci dal proprietario, è che proviene direttamente dal Libano, è lui stesso a prenderlo durante i suoi viaggi, per cui non lo troverete da nessun’altra parte!

Nel complesso giudizio positivo, il proprietario è stato bravo ad indirizzare e spiegare i piatti a clienti che si avventavano per la prima volta nel suo locale, il conto più che abbordabile.

Beh, forse in Libano non cucineranno proprio le stesse identiche cose; ma fino al giorno in cui non mi imbarcherò su un aereo in direzione Medio Oriente, mi basta prendere l’auto ed arrivare da Beirut, a Pozzuoli.

Il Vostro amico Paulfoodman

50 KALO’ DI CIRO SALVO

50 kalò

Amiche e amici,

Se non ve ne siete resi conto, sono di Napoli, e da buon napoletano come mi reputo, la pizza non mi è per nulla indifferente, tutt’altro…vorrei mangiarla tutti i giorni ed a tutti i pasti se potessi.

Napoli è la patria delle pizze, c’è l’imbarazzo della scelta, difficile sbagliare, ma per gustarne una veramente speciale vi parlo oggi di 50 Kalò di Ciro Salvo.

Rinomato maestro pizzaiolo, Ciro Salvo ha da qualche tempo aperto la sua pizzeria nel quartiere di Mergellina, ed ha puntato su pizze ricercate e con ingredienti di prima qualità, potendo disporre di rinomati fornitori di materie prime.

Da apprezzare anche la scelta delle birre nel menù, ampia scelta della bevanda da me preferita per accompagnare una buona pizza.

Accompagnato da due alleate nel mio viaggio culinario, abbiamo avuto l’opportunità di provare tre pizze diverse; la prima è una margherita  composta da pomodoro San Marzano Dop, fior di latte di Agerola, olio extravergine d’oliva biologico ed ‘Nduja calabrese. Il piccante della ‘Nduja da quel tocco energico che impreziosisce il sapore della Margherita e rende tutto più strong.

50 kalò margherita con nduja

Ed ecco la Pizza dell’Alleanza, una bianca con fior di latte di Agerola, lardo di colonnata IGP, cipolla ramata di Montoro, scaglie di conciato romano e olio extravergine d’oliva biologico : un connubio di sapori naturali che in bocca esplodono in un gusto fantastico.

Non vi fate ingannare dai nomi degli ingredienti; non è per nulla una pizza pesante!

Ed ecco l’ultima ma non ultima per sapore…la Carbonara!

Una soffice pasta guarnita con le uova biologiche di San Bartolomeo, il fior di latte di Agerola, il guanciale irpino, il parmigiano reggiano DOP 36 mesi, pepe nero e olio extra vergine di oliva DOP delle colline salernitane…e quella manciata di pepe che cade delicata su questa magia culinaria!

Ingredienti tutti di prima scelta, ma a conquistarvi sarà l’impasto: evidentemente lievitato a lungo, perchè si scioglie in bocca ma anche nello stomaco, la pizza non risulta per nulla pesante. Un impasto elastico e leggero, vi verrà voglia di ordinare subito una seconda pizza dopo la prima.

50 kalò merita tutti i 45 minuti di attesa (ed era Giovedì!) e tutta la fila e la fama che hanno, fateci un pensierino, e se riuscite provate i dolci…voci affidabili dicono che mandano in paradiso!

Il Vostro amico

Foodman