Ammaccàmm : l’arte della pizza fa capolino a Pozzuoli

Ammaccamm

Amiche e amici,

A Napoli la pizza non è solo tradizione, ma anche arte, ed ogni pizzaiolo è un mero artista di questa piatto così buono da renderci famosi nel mondo.

Ed alle porte di Napoli, precisamente a Pozzuoli, il genio dell’arte della pizza lo si incontra da “Ammaccàmm” !

Salvatore Santucci, fondatore del locale, è un maestro pizzaiolo di fama riconosciuta e da sfoggio della sua arte nel suo locale aperto da quasi un anno ma già sulla bocca degli appassionati della buona pizza.

Ammaccàmm è una parola napoletana che significa stendere, in riferimento appunto all’atto del pizzaiolo di “ammaccare” la pizza nella preparazione finale, prima di sbizzarrirsi con i condimenti più fantasiosi che gli vengano in mente.

L’ acquolina in bocca viene non appena si guarda il menù, ricco di pizze classiche e di alcune specialità pensate solo per i soli clienti di Ammaccàmm, per non parlare dei fuori menù, aggiornati in base alle disponibilità degli ingredienti di stagione. Ma bando agli indugi, dopo una scelta non facile, ecco a voi la pizza soleggiata:

Ammaccamm

Pizza con pesto di basilico e pinoli, pomodori semidry, provola, basilico, olio extra vergine d’oliva e grattugiata di provolone del monaco DOP.

Ingredienti freschi, estivi, ma con un accostamento ai sapori decisi, con l’inserimento del provolone grattugiato; davvero ottima.

Altra specialità presa dal menù è la Fossa & Fichi:

ammaccamm

Pizza fatta con impasto con crusca esterna, fiordilatte, Fonduta di formaggio di Fossa IGP, Salsa di fichi, Noci di Sorrento, Olio, Basilico e pepe rosa in grani.

L’accostamento ai sapori dolci della salsa di fichi rendono questa pizza una prelibatezza per tutti gli amanti del gusto agrodolce e per chi, come me, non ne sia particolarmente attratto, cambia radicalmente idea al primo morso.

Altro capolavoro di Santucci è la sua Faccia Gialla:

ammaccamm

Il nome di questa pizza deriva dal modo affettuoso in cui i napoletani chiamano San Gennaro (patrono della città), ed è fatta di impasto Curcuma con pomodorino del piennolo gialli, porcini, provola affumicata di Agerola, basilico, olio extra vergine di olive e grattugiata di ricotta secca.

Chiaro riferimento alla tradizione napoletana dal nome, esplosione di gusto e di sapori una volta assaggiata.

L’esperimento, così lo chiama Santucci, degli impasti è più che azzeccato, rende ancor più originale le sue pizze e concede a chi le mangia una varietà ancor più ampia, partendo proprio da quello che è la base della pizza in se.

Se vi viene voglia di una pizza buona, che esula dai soliti schemi, venite a trovare Santucci da Ammaccàmm.

 

Il Vostro amico

Paul Foodman

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