Amiche e amici,
La passione per il cibo ci porta anche fuori porta, anche se poco. Da Napoli ci spostiamo a Caserta, città che ha voglia di dimostrare che nel panorama gastronomico può dare tanto. Ed a Caserta si afferma un locale dove basta aprire la porta, fermarsi e l’olfatto si mette in funzione con il trupudio di odori che esce da quel forno… vi sto parlando della “Pizzeria Prima Classe”!
La “Pizzeria Prima Classe” ha saputo emergere nel panorama culinario con un dote importante per una pizzeria, ovvero la semplicità di un impasto soffice e delicato, da rendere le pizze digeribili, oltre che gustose.
La fama di cui la “Pizzeria Prima Classe” vanta è tale da farci presentare presto, prima che si formi la canonica folla di affamati del Sabato sera, così da poter guardare con attenzione il menù e selezionare la pizza.
La selezione è davvero ardua, tutte nascondono qualcosa che vorremo provare.
Ma iniziamo con gli antipasti proposti da “Pizzeria Prima Classe” … e la scelta è caduta sulla “Montanara Lime”:
Montanara fritta con zest di limone, pancetta di maialino nero casertano, pomodorini semisecchi rossi e ricotta di Agerola. Un giusto antipasto, non pesante benchè fosse fritto, con giusto bilanciamento tra il limone e la ricotta con pomodorini.
L’ antipasto che ci ha stupito è stata la “Frittatina alla parmigiana”:
Una frittatina di bucatini di Gragnano IGP, besciamella, crema di melenzane, pomodoro San Marzano DOP, provola di Agerola, parmigiano reggiano DOP, pepe nero, basilico… incantevole è la sola parola che mi viene in mente da quando l’ho assaggiata.
L’antipasto di “Pizzeria Prima Classe” è stato davvero buono, senza davvero nulla da dire. Un giusto preludio alle pizze scelte. Ed è quando arrivano le pizze che i nostri occhi si stropicciano. Iniziamo nel mostravi le meraviglie della “Pizzeria Prima Classe” che abbiamo scelto; la prima è per l’appunto “Prima Classe” :
Fiordilatte di Agerola, pomodorino pendolino, macinato di Scottona, cipolla ramara di Montoro caramellata al Cabernet, stracciatella di Agerola, basilico, olio extravergine di oliva… Una pizza davvero da Prima classe, non c’è che dire!
La seconda pizza scelta ha il nome di un noto piatto napoletano, ovvero “La scarpariello”:
Pomodorino lampadina, datterini semisecchi rossi, pomodorini gialli, nduja di Spilinga, scaglie di pecorinodi Laticauda, basilico, oilo extravergine di oilva… Il dolce ed il piccante che si fondono nel palato per dare a questa pizza un gusto unico.
L’ultima, ma non ultima, delle pizze di “Pizzeria Prima Classe” è stata scelta con un pizzico di nostalgia degli anni ’90, perchè intitolata al grande ” Maestro Miyagi” :
Crema di fiori di zucca, prosciuttocotto Mantegna, fior di lattedi Agerola, granella di nocciole, burrata pugliese al centro, basilico, olio extravergine d’oliva… la burrata intera al centro la rende irrestistibile; uno spicchio tira l’altro! Parafrando il Maestro Miyagi “Prendi la pizza… mangia la pizza”!
All’inzio dell’articolo vi ho descritto come ingrediente principale della “Pizzeria Prima Classe” la digeribilità dell’impasto, ed a fine serata lo confermiamo a pieno titolo! A tal punto che ci vine voglia di provare anche una delle pizze dolci presenti nel menù:
Ricotta al miele di Caiazzo, mandorle, cioccolato fondente, zephyr caramel, pistacchio e granelli di sale… delicata ma molto gustosa! E poi, c’è sempre spazio per il dolce!
Iniziando con le pizze salate per finire con un pizzico di dolce, non si esce mai delusi dalla “Pizzeria Prima Classe” !
Il Vostro amico
Paul Foodman