Non sempre è necessario mangiare locale, a volte è bello provare anche nuovi sapori, come nel caso di Beirut. Napoli è si città di tradizioni, ma ultimamente si sta aprendo a varie culture straniere, soprattutto per quanto riguarda il cibo. Oggi vi parlerò del ristorante libanese Beirut, che si trova a Pozzuoli.
Il locale non è molto grande, 6/7 tavoli al massimo, ma molto ben arredato e gestito seguendo il culto del cibo libanese. Il menù si presenta ricco di specialità, con la possibilità di ordinare piatti singoli o piatti unici.
Appena seduti, i proprietari gentilissimi offrono un piatto di carote tagliate a Julienne aromatizzate con limone e curcuma, una tradizione tipica libanese.
Per avere un assaggio di tutte le loro specialità, consiglio di provare i piatti combinati, come ad esempio il Menù Beruit, composto pietanze prevalentemente a base di carne, quali Shish kebab, kafta, shish tawok, sambusek, sfiha, hummus, il tutto accompagnato da delle deliziose salse.
Oppure il Menù Arez, di componente vegetariana, formata da Tabboule, hummus, baba ghanouj, labne, Falafel, fatayer, patata harra:
Non contento dei piatti che citati, ecco un bel Mansaf veg, ovvero riso al curry con verdure e mandorle tostate:
Ed un Mansaf cioè un riso speziato con verdure e mandorle tostate, quindi come quello di prima, ma con il pollo al posto delle verdure:
Tutto davvero ottimo, alla fine c’è spazio anche per una teiera di Chay, thè rosso amaro, da bere bollente dopo i pasti.
La cosa particolare di questo the, come spiegatoci dal proprietario, è che proviene direttamente dal Libano, è lui stesso a prenderlo durante i suoi viaggi, per cui non lo troverete da nessun’altra parte!
Nel complesso giudizio positivo, il proprietario è stato bravo ad indirizzare e spiegare i piatti a clienti che si avventavano per la prima volta nel suo locale, il conto più che abbordabile.
Beh, forse in Libano non cucineranno proprio le stesse identiche cose; ma fino al giorno in cui non mi imbarcherò su un aereo in direzione Medio Oriente, mi basta prendere l’auto ed arrivare da Beirut, a Pozzuoli.
Il Vostro amico Paulfoodman